Teatro 7 srl presenta

MICHELE LA GINESTRA

MASSIMO WERTMULLER

in

COME CRISTO COMANDA

di MICHELE LA GINESTRA

Regia ROBERTO MARAFANTE

Teatro Vittoria – Roma
DAL 27 MARZO AL 13 APRILE 2025

Anno 33 d. c., Palestina.

È notte: due uomini, vestiti con tuniche e mantelli, sono seduti in una sorta di bivacco in mezzo al deserto, un luogo che rappresenta la solitudine e l’isolamento dal resto del mondo.

Parlano sommessamente per non essere scoperti, con la paura di essere stati seguiti da qualcuno; si capisce che sono in fuga, ma nonostante la situazione, cercano di mascherare la propria ansia, parlando delle cose di tutti i giorni, (il mangiare, il lavoro, il rapporto con l’altro sesso) in modo scanzonato e divertito. Dai dialoghi pian piano si intuisce che sono due soldati romani, ma non due qualsiasi: uno, Cassio, è il centurione alla guida dei legionari al momento della crocifissione di Gesù sul Golgota; l’altro è Stefano, un suo soldato, quello che diede da bere a Cristo, acqua e aceto.

L’evento che sconvolgerà l’umanità ha stravolto, inconsapevolmente, anche le loro vite; i due non potranno fare a meno di confrontarsi, animatamente, alla ricerca di alcune risposte…ma non tutto, nella vita, si può spiegare con l’esperienza e la logica!

Ci sono delle emozioni, che vanno al di là dei cinque sensi, per spiegare le quali è necessario abbandonarsi all’ascolto… e forse, solo allora, si riuscirà a sentire risuonare “una musica melodiosa”.

Ho scritto di getto questo testo, volutamente, nello stile del maestro Gigi Magni che con la sua giocosa romanità ha reso leggero qualsiasi argomento, anche il più spigoloso.
Avevo bisogno di raccontare delle emozioni e avrei voluto affidare ad altri le mie parole.
Poi, alla fine, mi sono innamorato della storia ed ho capito che non sarei riuscito a rinunciare ad una parte così importante del racconto.
Mentre scrivevo, pensavo che l’attore più giusto per indossare i panni di Cassio fosse Massimo Wertmuller, con la sua profondità d’animo, e la sua giocosa romanità, che rende leggero qualsiasi ragionamento, anche il più contorto; son contento di tornare a dividere il palco con lui in questa edizione del Giubileo, (dopo la bella avventura a ruoli invertiti col bravo Alessandro Salvatori), insieme alla poliedrica Ilaria Nestovito.
Affidare la regia a Roberto Marafante, artista sensibile e di talento, è stato il gesto conclusivo, di questa sfida, che son certo coinvolgerà il nostro pubblico, pronto ad assistere ad uno spettacolo che vuole regalare emozioni e riflessioni, nonché spingere ad un confronto tra tutti coloro che ci regaleranno la propria presenza.
Michele La Ginestra

Hanno scritto dello spettacolo:

Spettacolo toccante, scritto bene e interpretato da due attori eccellenti, che ha il coraggio di mettere in scena una riflessione profonda sull’importanza dell’ascolto e del silenzio interiore. Corriere dello Spettacolo

 Ci siamo ritrovati di fronte ad uno spettacolo poetico, profondo, divertente quando serve, delicato e appassionante, sempre in grado di aprire le sue porte per una riflessione che ogni spettatore è libero di fare o non fare. Media&Sipario

 Con questo nuovo spettacolo, ben diretto da Roberto Marafante, Michele La Ginestra da’ prova di grande bravura e coraggio… incanta con l’interpretazione di questo personaggio particolare, fortemente tormentato, solo in apparenza lineare nella sua semplicità. Saltinaria

E’ una piacevolissima sorpresa l’ultima esperienza autoriale di Michele La Ginestra…Un testo semplice ed immediato in uno stile alla Gigi Magni, tra commedia e tragedia. Umbria e Cultura.it

 La sfida enorme, affrontata da Michele La Ginestra, ci rende testimoni delle riflessioni che si scambiano due legionari della loro storia inserita nella “più grande storia mai narrata” (…) con la sua indiscutibile personalità artistica. Latina Oggi

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è LOCANDINA-2018-1.jpg

 

LE RECENSIONI