NOTE DEL REGISTA
Sono orgoglioso di essere riuscito a dirigere uno spettacolo che parla di calcio, io che di calcio non ne so proprio niente. Il calcio è una grande metafora dell’esistenza, come lo è ogni sport di squadra, come lo è ogni azione collettiva, come lo è il teatro.
C’è un gruppo di individui che lavora insieme e le diversità di ognuno, sono valorizzate, esaltate, migliorate, spinte verso un unico obiettivo dove tutto si fonde per raggiungere il risultato. Poi, però, arriva il momento in cui si rimane soli, come davanti alla morte o davanti alla porta avversaria per un calcio di rigore.
Leggero come la brezza che si alza nelle giornate di caldo, così questo spettacolo ci parla di quel rapporto esaltante tra lavoro di gruppo e solitudine della scelta, in una parola della vita.
Un unico attore sembra raccontare da solo questa storia, ma in realtà è in un continuo dialogo con la musica e i musicisti che la eseguono per e con lui. E’ lui che parla con i personaggi della sua vita trasformati in meravigliose sagome e che lui stesso porta in scena come si immagina faccia il cervello quando richiama immagini alla propria memoria: il palcoscenico, alla fine, è la mente che pulsa di ricordi, di volti, di suoni di una vita vissuta alla ricerca del perfetto “gioco di quadra”.
Lo spettacolo non è, quindi, un monologo, ma un dialogo, forse una vera e propria commedia recitata tra sé e sé, con le sue trovate, i colpi di scena; allegra, ma anche profonda, malinconica, qualcosa che permette di portarsi a casa una riflessione in più sul senso dell’esistenza e magari, per chi l’ha fatta, sulla più bella partita della sua vita.
Roberto Marafante
Tournee 2011
- dal 3 al 5 DICEMBRE 2011 Firenze – Teatro Lumiere
- 9 DICEMBRE TEATRO BISMANTOVA – CASTENOVO ne’ MONTI (Reggio Emilia)
- 10 DICEMBRE TEATRO COMUNALE BUCCIARDI – FRASSINORO (MO)
- 11 DICEMBRE Parco dei Popoli – CASTELLARANO (RE)
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